Il Parco del Ticino e il Museo Archeologico di Sesto Calende

Natura, storia e agricoltura nelle terre dalla Ca’ Granda

Questa proposta invita ad esplorare le terre e le cascine della Ca’ Granda della Valle del Ticino e ricomprese nell’omonimo parco. Nell’ambito dell’area protetta si accostano ecosistemi naturali e rurali, un grande fiume e boschi, rogge e terreni agricoli. Una parte importante di questo ampio territorio appartiene da secoli alla Ca’ Granda, l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Fondata come luogo di accoglienza e cura per tutti – in particolare per gli ammalati poveri – la Ca’ Granda è frutto della carità dei milanesi che donarono generosamente quanto potevano per far nascere questa importante istituzione. Donazioni e lasciti hanno dato vita a un patrimonio rurale immenso fatto di terreni agricoli, boschi, corsi d’acqua; 100 antiche cascine storiche, oratori di campagna, chiese e un’abbazia. Fino all’800 da questi possedimenti rurali derivavano all’ospedale i prodotti della terra necessari al sostentamento dei ricoverati e alle preparazioni farmaceutiche.  Oggi come allora la natura e l’agricoltura si fondono in un mosaico affascinante nel Parco Lombardo del Ticino, nato per difendere il fiume e i vari ambienti naturali della valle dagli attacchi dell’industrializzazione e di un’urbanizzazione sempre più invasiva. Nei suoi 91 mila ettari si cerca di conciliare le esigenze della protezione ambientale con quelle economiche e sociali di una delle aree più antropizzate d’Europa: la Pianura Padana. Tratto distintivo è sicuramente l’acqua che con canali, rogge e risorgive costituisce una grande risorsa per l’agricoltura e la biodiversità, concedendo a numerose aziende agricole di operare all’interno dell’area diversificando l’offerta agrituristica permettendo così uno sviluppo sostenibile. Oltre alla scoperta del patrimonio naturalistico della valle fluviale, le nostre proposte danno la possibilità di conoscere la storia e le tradizioni di questi luoghi. Il Museo Archeologico di Sesto Calende, è sicuramente una tappa davvero splendida sospesa fra storia e cultura. E poi ancora le tante cascine con le loro produzioni come il riso e il latte, sono un mondo tutto da scoprire

Programma indicativo

IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SESTO CALENDE E IL SASS DE PREJA BUIA

Arrivo a Sesto Calende in mattinata.

Sesto Calende la cui ubicazione della città, alla confluenza di lago e fiume, ha determinato nei millenni la vocazione commerciale. Testimoniano ciò in modo inequivocabile i reperti archeologici della cosiddetta “cultura di Golasecca”, sviluppatasi nel primo millennio avanti Cristo, prima che i Romani annettessero le nostre terre. Il territorio di Sesto fu, nel corso della storia, attraversato più volte dagli eserciti, in quanto il Ticino non presenta qui rapide e si presta quindi all’attraversamento senza rischi. I reperti della cultura di Golasecca sono stati raccolti e sono visitabili presso il Museo Civico Archeologico di Sesto Calende.

La sezione archeologica raccoglie i reperti della cultura di Golasecca, cultura che si sviluppò per tutta la prima Età del Ferro, tra il IX e il V secolo a.C., nei territori intorno al Sesia e che svolse la funzione di intermediatrice commerciale con gli Etruschi e con le popolazioni celtiche grazie alla sua posizione strategica centrale rispetto ai commerci del tempo. Di grande rilevanza archeologica è la tomba del tripode risalente agli anni tra l’800- 750 a.C. che conserva un importante corredo femminile fatto di ornamenti e di oggetti per la cura della persona. Nel Museo sono inoltre presenti reperti romani, longobardi e medievali provenienti dall’area dell’Abbazia di San Donato e della chiesa di San Vincenzo. (visita di circa un’ora e mezza al museo archeologico dedicato alla Cultura di Golasecca e osservazione particolare dei reperti che hanno condotto a comprendere il clima dell’epoca, nel  laboratorio dedicato al confronto tra boschi dell’Età del Ferro e boschi attuali).

Nel pomeriggio, escursione a piedi dal Museo Archeologico ai boschi a monte della località San Vincenzo passando per il monumento naturale “Sass de la Preja Buia”, masso erratico testimonianza sia ei culti Golasecchiani che del passaggio delle glaciazioni.

 

Tematiche

  • NATURA – TREKKING EDUCAZIONE AMBIENTALE: escursione nelle terre e tra le cascine della Ca’ Granda ricomprese nel Parco del Ticino, un Parco naturale fra i più antichi d’Italia, in cui approfondire tematiche naturalistiche, faunistiche, ma anche agricole e culturali.
  • CULTURA – ABBAZIE, BORGHI E CASCINE: l’Abbazia di Morimondo, le Cascine della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda: realtà che hanno permesso il riuso sostenibile di un territorio con una grande valenza ambientale e storico-culturale.
  • DALLA TERRA ALLA TAVOLA  – AGRICOLTURA SOSTENIBILE: nei terreni della Ca’ Granda si esplora per conoscere le migliori colture della Pianura.
  • LETTERATURA IN VIAGGIO – ADA NEGRI E ANTONIA POZZI: Nelle campagne a sud di Milano, nelle terre della Ca’ Granda, si potrà approfondire la storia di due grandi poetesse: Ada Negri e Antonia Pozzi.
  • PICCOLI GRANDI SCIENZIATI – L’ACQUA: Il fiume Ticino genera un ecosistema complesso e affascinante: studieremo le sue acque e il rapporto con il territorio.

da 20,00€

Quota di partecipazione base a persona, per uscita didattica di un giorno come da esempio di programma indicativo su base gruppo classe di 20 studenti, trasporto non incluso.

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    • Uscita didattica per conoscere il Parco del Ticino